giovedì 17 aprile 2014

Guida alla scelta del pellet

Il marchio europeo ENplus divide i prodotti in 3 categorie a seconda delle caratteristiche del pellet:
A1 – prima categoria, qualità pregiata
A2 – seconda categoria, media qualità
B -  terza categoria, adatto ad usi industriali

Ci sono alcune caratteristiche fondamentali in base a cui è possibile valutare la qualità del pellet:
  • Il residuo delle ceneri è il parametro più importante: per il pellet certificato A1 deve essere inferiore allo 0.7%, per quello A2 deve essere inferiore all’1.5%.
  • Il potere calorifero indicato in etichetta deve essere quello reale (4.7-4.8 kWh/kg). Indicazioni di potere calorifero allo “stato anidro” sono fuorvianti perché riportano un valore maggiore (5.3kWh/kg) che però non è reale. Cifre più alte sono false.
  • La materia prima è determinante. La normativa impone che il pellet sia fatto con legno vergine che ha subito unicamente trattamenti di tipo meccanico. Il tipo di legno ha un’importanza relativa: può essere di quercia, faggio, castagno, abete o altro.
  • Anche l’aspetto offre delle indicazioni importanti. Il pellet deve essere compatto: osservando un sacco non si devono vedere troppi residui di pellet sbriciolato.
Non basta la presenza del marchio per garantire che il pellet sia realmente certificato. Per essere valido il marchio deve essere sempre accompagnato da un numero identificativo dell’azienda: due lettere che indicano il paese di provenienza e tre cifre (es. IT000).
Da 0 e 299 sono i produttori, oltre il 300 sono gli importatori (vedere sito EN Plus).

Per maggiori informazioni sui forni a pellet.

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