A1 – prima categoria, qualità pregiata
A2 – seconda categoria, media qualità
B - terza categoria, adatto ad usi industriali
Ci sono alcune caratteristiche fondamentali in base a cui è possibile valutare la qualità del pellet:
- Il residuo delle ceneri è il parametro più importante: per il pellet certificato A1 deve essere inferiore allo 0.7%, per quello A2 deve essere inferiore all’1.5%.
- Il potere calorifero indicato in etichetta deve essere quello reale (4.7-4.8 kWh/kg). Indicazioni di potere calorifero allo “stato anidro” sono fuorvianti perché riportano un valore maggiore (5.3kWh/kg) che però non è reale. Cifre più alte sono false.
- La materia prima è determinante. La normativa impone che il pellet sia fatto con legno vergine che ha subito unicamente trattamenti di tipo meccanico. Il tipo di legno ha un’importanza relativa: può essere di quercia, faggio, castagno, abete o altro.
- Anche l’aspetto offre delle indicazioni importanti. Il pellet deve essere compatto: osservando un sacco non si devono vedere troppi residui di pellet sbriciolato.
Da 0 e 299 sono i produttori, oltre il 300 sono gli importatori (vedere sito EN Plus).
Per maggiori informazioni sui forni a pellet.
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